
L’ingresso in una scuola ed il conseguente staccarsi dall’ambiente famigliare è un passo importante nella crescita di un bambino, sia che si tratti dell’asilo nido o della scuola dell’infanzia.
E’ la prima vera occasione in cui il bimbo si allontana da mamma e papà per vivere esperienze da solo.
E’ il momento in cui le persone di cui si fida e a cui si affida giornalmente vengono meno e deve quindi trovare un equilibrio indipendentemente dagli adulti di casa.
Qual è l’età consigliata?
Iniziamo subito dicendo che non esiste un’età “giusta” per inserire il proprio bambino all’asilo nido.
Possiamo comunque affermare che sotto i sei mesi d’età del bimbo è sconsigliato portarlo all’asilo nido poichè il piccolo soffrirebbe troppo il distacco dalla mamma: ha bisogno di sentire il calore ed odore materno.
Alcuni esperti psicoterapeuti infantili, poi, sostengono che l’età consigliabile per l’inserimento sia verso l’anno e mezzo momento in cui il bambino inizia ad esprimersi verbalmente e quindi rapportarsi maggiormente con le altre persone.
Verso i 16-18 mesi è anche il momento in cui il bambino approccia con i suoi coetanei ed inizia veramente a giocare e confrontarsi con loro.
Perciò impara a conoscere le regole della società e vita in comune oltre alla condivisione di spazi, limiti e giochi.
E questo è sicuramente uno step fondamentale della crescita.
Inserimento all’asilo nido
Quando si inserisce il bambino in un contesto nuovo come può essere l’asilo nido bisogna necessariamente tenere conto che per un bambino piccolo qualsiasi situazione sterna alla famiglia è per lui “minacciosa”.
Come dicevamo, si trova immerso in una ambiente nuovo, con persone nuove di cui non si fida.
Diventa quindi fondamentale accompagnare il bambino e guidarlo nell’inserimento in questo nuovo ambiente e alla conoscenza delle maestre, le persone che si occuperanno di lui durante l’assenza dei genitori.
Questa passaggio va fatto gradualmente: la fiducia non è un rapporto che si instaura così facilmente!
Molto importante è anche la questione tempo: in una bambino piccolo la percezione del tempo è dilatata.
Françoise Dolto – pediatra e psicoanalista francese, specializzata nell’ambito dell’infanzia – diceva che per un bambino di circa un anno e mezzo un giorno vale un mese!
Ricapitolando: i suggerimenti per l’inserimento all’asilo nido
Alcuni suggerimenti per “far funzionare l’inserimento” si possono così riassumere:
- è importante accompagnare il bambino all’ingresso dell’asilo nido
- è bene che al bambino venga spiegato dove si trova ed il perchè . Per esempio, spiegando il fatto che mamma e papà devono lavorare. Questo messaggio non deve però apparire come un abbandono: bisogna trasmettere positività andando a raccontare ciò che di bello potrà fare il bimbo una volta all’asilo.
Parlare è, in definitiva, la chiave. - infine è molto importante che il bambino percepisca che i genitori, in primis, si fidano del personale e della struttura a cui viene affidato per poter a loro volta creare un rapporto di fiducia. E’ assolutamente sbagliato pensare che il piccolo non percepisca quest’aspetto.
Se voi genitori non siete convinti della scuola scelta, meglio cambiare fin da subito.
Se nonostante queste indicazioni il vostro bimbo continuerà a piangere quando lo portate all’asilo nido, non disperate: è comunque normale.
Sarà con il tempo e la crescita che il piccolo riuscirà ad ambientarsi e trovare la sua dimensione.
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