
Ogni anno, nel periodo tra aprile e maggio, gli studenti di diverse classi sono chiamati ad affrontare le Prove Invalsi.
Ad occuparsene è l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI).
L’INVALSI è l’ente di ricerca che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso.
Cosa sono le prove invalsi e a cosa servono
Entriamo nel vivo dell’argomento e cerchiamo di capire cosa sono concretamente le prove INVALSI e a cosa servono.
Le prove invalsi sono test obbligatori, standardizzati e non personalizzati, perciò uguali per tutti.
Come anticipato, vengono elaborate dall’Istituto Nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (INVALSI) che è posto sotto il controllo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
Con parole semplici, possiamo dire che sono una verifica proposta agli studenti relativa a diverse materie per misurare il loro grado di apprendimento.
Queste prove vengono svolte in forma anonima e servono a fini statistici per valutare in modo oggettivo la formazione dei bambini e dei ragazzi e confrontarla con le altre scuole e le altre agenzie formative europee e comunitarie.
In questo modo è possibile, inoltre, capire se ci siano o meno dei punti deboli o delle mancanze nel sistema formativo italiano e di conseguenza far sì che il MIUR possa intervenire.
Le classi interessate e le materie
Abbiamo parlato di prove in diverse materie, ma quali sono?
E quali classi sono interessate dalla Prova INVALSI?
Le prove Invalsi sono ormai un appuntamento fisso per gli studenti della Scuola Primaria, Secondaria e delle Medie Superiori. Più nello specifico, riguardano le classi seconda e quinta della Scuola Primaria; la classe terza della Scuola Secondaria Inferiore e le classi seconda e quinta della Scuola Secondaria Superiore.
Fino al 2016, le Prove INVALSI per la classe terza media venivano svolte in concomitanza con l’Esame di Stato, mentre ora , come accadeva già per le altre classi, i test vengono effettuati in un periodo che va da aprile a maggio.
Parlando invece di materie, i test vengono svolti su quelle che sono le principali: matematica e italiano.
Ancora una volta una novità a partire dal 2017, con l’aggiunta della lingua inglese per verificare che l’apprendimento degli studenti delle Scuole Primarie (elementari) al termine del ciclo di studi raggiunga il livello A2 europeo.
La prova d’inglese è divisa in due parti, una comprensione scritta ed una orale.
Ma il test d’inglese non riguarda solo la Scuola Elementare, anche gli alunni della Scuola Secondaria Inferiore dovranno sostenerlo.
Per quanto riguarda gli studenti della Scuola Secondaria Superiore, i test a loro proposti saranno relativi a matematica ed italiano e viene fornito loro anche un questionario studente.
Altri dettagli sulle prove invalsi
Un’altra novità che interessa alcuni studenti (classe terza della scuola media inferiore e classe seconda della scuola secondaria superiore) è la possibilità che le Prove INVALSI vengano svolte al computer e online. Si parla quindi di Prove Invalsi CBT – Computer Based Tests.
Altra informazione utile per gli studenti è il fatto che le prove non vengono svolte tutte lo stesso giorno, ma in base ad un calendario organizzato e stabilito di anno in anno dall’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione.
Infine è bene sapere che ogni test dura 90 minuti e, come abbiamo accennato, è standardizzato, ma può essere differente da alunno ad alunno, ed è in forma anonima.
Questo proprio perché il suo scopo è quello di fornire un quadro generale del grado d’istruzione e non del singolo, al fine di poter correggere e apportare migliorie, tramite riforme mirate.
Insomma, non dovete temere le Prove Invalsi: sono solo un metodo per valutare il sistema scolastico italiano e non gli studenti singolarmente, in modo da poter rimediare se, per caso, il livello fosse troppo basso rispetto agli standard europei.
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