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Il processo di crescita di un bambino può incontrare ostacoli lungo il suo percorso.
Talvolta si tratta di piccole fasi e difficoltà che si vanno risolvendo da sole con il passare del tempo e la crescita stessa del bambino.
Purtroppo, però, a volte si rende necessaria la consultazione di un esperto.
La figura di riferimento a cui rivolgersi è lo psicologo infantile.
Psicologo Infantile: chi è?
Uno psicologo infantile è colui che studia i processi di sviluppo legati non solo all’infanzia, ma anche all’adolescenza.
Valuta attentamente il contesto famigliare e sociale in cui il bambino vive e cresce e ne esamina, quindi, la crescita emotiva e culturale.
Quando serve rivolgersi ad uno psicologo infantile?
Un comportamento strano da parte del bambino nei confronti di famigliari, genitori o altri bambini non andrebbe mai trascurato.
Rabbia, inappetenza, stanchezza o problemi del sonno possono essere legati a motivazioni importanti e sintomo di un disagio più profondo.
Come fare per rivolgersi ad uno psicologo infantile?
Si riscontra ancora al giorno d’oggi una certa reticenza nel fatto di consultare uno psicologo infantile.
Scegliere di far seguire un bambino da uno psicologo non è di certo un demerito del genitore, dei famigliari a lui vicini, né degli educatori. Inoltre non si tratta di un qualcosa di traumatico, ma bensì del contrario: si cerca proprio di dare un sostegno ed un aiuto al piccolo in un momento di difficoltà prima che questo possa persino peggiorare.
Una volta appurato questo aspetto e capito che è necessario affrontare il problema del piccolo e rivolgersi ad uno specialista, quali passi seguire? Come fare per rivolgersi ad uno psicologo infantile?
In primo luogo, quando si riscontra nel bambino l’insorgenza di un disagio è bene consultare il proprio pediatra di fiducia: sarà il medico che segue il bambino da tempo e conosce i suoi ritmi di crescita a stabilire se il piccolo ha necessità di un aiuto supplementare.
Dopodichè sarà il pediatra stesso ad indirizzare la famiglia verso lo psicologo infantile se necessario.
Cosa fa uno psicologo infantile?
Il primo compito di uno psicologo infantile è quello di incontrare i genitori del bambino e parlare con loro circa il problema riscontrato.
Durante questa chiacchierata si parlerà del bambino, del motivo per cui si richiede il suo aiuto e lo psicologo cercherà , attraverso domande, di farsi un’idea della situazione e del contesto famigliare e sociale in cui il piccolo vive e cresce.
La terapia che ne seguirà sarà incentrata invece sul bambino grazie ad incontri in cui lo psicologo chiederà al piccolo di disegnare, raccontare, fare giochi di ruolo e modellare oggetti.
Il compito di uno psicologo è di osservare e capire il problema alla radice ed indirizzare il piccolo ed i genitori verso un superamento dell’ostacolo.
Potrebbero essere necessari diversi incontri sia con il piccolo che con i genitori, separatamente o insieme.
Questo per seguire i progressi e confrontarsi al fine di sostenere e superare le difficoltà che hanno spinto la famiglia a questa terapia.
Lo scopo è lavorare insieme per il benessere del bambino.
Ecco perchè i pregiudizi verso questa forma di aiuto non dovrebbero proprio esistere!
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