
L’istruzione è un aspetto fondamentale nella crescita e sviluppo di un bambino e di un ragazzo.
L’obbligo di formazione è stabilito per legge che sancisce inoltre gli obblighi e i doveri di ogni studente oltre al ruolo del genitore in questo frangente.
Si parla quindi di scuola d’obbligo che in Italia ha caratteristiche peculiari.
Cosa s’intende per scuola dell’obbligo
È importante, prima di tutto, definire cosa s’intende per scuola d’obbligo.
I bambini e i ragazzi sono chiamati a partecipare attivamente alla propria formazione frequentando la scuola ed i corsi che essa propone.
La formazione obbligatoria in Italia dura circa 10 anni, al termine dei quali, lo studente dovrà aver conseguito il titolo della scuola secondaria superiore o la qualifica professionale di almeno 3 anni.
È bene ricordare che la scuola d’obbligo è gratuita in Italia, se si frequentano istituti pubblici o paritari.
Anche il materiale didattico come i libri di testo – ma non cancelleria, zaini e quaderni – viene fornito dalla scuola per quanto riguarda le cinque classi primarie.
Per quanto riguarda la Scuola Secondaria, sia inferiore che superiore, i libri di testo ed il materiale scolastico sono, invece, a carico delle famiglie.
Scuola dell’obbligo: quale età si deve rispettare
Dai 6 ai 16 anni: è questa l’età che la legge impone.
Durante questo arco temporale di dieci anni, i bambini ed i ragazzi devono ricevere un’istruzione presso un istituto statale o scuola paritaria o, in alcuni casi, anche a casa usufruendo dell’istruzione dei genitori detta scuola parentale.
Il sistema scolastico italiano propone un ciclo di 5 anni per la scuola primaria o elementari dai 6 agli 11 anni, si prosegue poi con la scuola secondaria di primo grado o scuola media inferiore per altri tre anni, dagli 11 ai 14 anni, infine la scuola secondaria di secondo grado o scuola superiore, sempre facente parte della scuola d’obbligo, dai 14 ai 19 anni, perciò altri 5 anni. A meno che lo studente non scelga un istituto professionale: in tal caso i 5 anni potrebbero divenire solo 3.
Perciò l’istruzione sarà gratuita entro questi limiti.
Scuola dell’obbligo e leggi
Abbiamo parlato di leggi.
La scuola d’obbligo in Italia è regolamentata da diverse leggi e decreti:
- Circolare Ministeriale del 30/12/2010 numero 101, che obbliga gli studenti dai 6 ai 16 anni a frequentare la scuola;
- Decreto Ministeriale del 22/08/2007 numero 139, che impone di impartire l’insegnamento continuativo agli studenti per almeno 10 anni;
- Legge del 27/12/2006 numero 296, secondo il quale lo studente deve conseguire un titolo di studio della scuola secondaria superiore o, a scelta, una qualifica professionale che duri almeno 3 anni.
Scrutini ed esame di Stato
Un ultimo punto su cui la legge è chiara riguarda il grado di istruzione a cui lo studente deve arrivare.
I ragazzi devono frequentare e ottenere il titolo di studio di scuola secondaria superiore o la qualifica professionale entro i 18 anni.
Tramite scrutini e prove valutative gli insegnanti possono determinare lo stato di apprendimento del singolo alunno al termine di ogni anno scolastico ed ammetterlo, o meno, alla classe successiva.
È invece l’Esame di Stato a sancire il livello di apprendimento del singolo ed il passaggio ad una Scuola di livello superiore.
Al termine della Scuola Primaria, o elementare, i bambini devono sostenere una prova di idoneità per procedere nel loro percorso formativo.
In terza media, invece, i ragazzi sono chiamati ad affrontare un Esame di Stato per poter accedere alle Scuole superiori.
Una volta raggiunto il termine del proprio percorso di studi presso la Scuola Secondaria Superiore, i ragazzi devono sostenere l’esame di maturità con cui si conclude la scuola d’obbligo.
E sebbene la Scuola d’obbligo si concluda, è comunque possibile proseguire il percorso formativo, in base ai propri interessi, grazie ad una delle tante istituzioni universitarie.
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